La Biblioteca

Attività (convegni, mostre, corsi)

Mostre bibliografiche

Mostra a cura della Biblioteca del Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano, in collaborazione con Livio Aragona e Fabio Sartorelli

1 | 7 dicembre 2023
In occasione di PRIMA DIFFUSA 2023
Foyer della Sala Verdi del Conservatorio di Milano

Anche quest'anno la Biblioteca del Conservatorio partecipa agli eventi di Prima Diffusa (dopo Tosca nel 2019, Macbeth nel 2021, Boris Godunov nel 2022) con una mostra bibliografica che intende raccontare la genesi e la ricezione dell’opera in scena il prossimo 7 dicembre al Teatro alla Scala – il Don Carlo di Giuseppe Verdi – attraverso gli esemplari custoditi dalla Biblioteca. Si tratta di un percorso espositivo che riunisce risorse bibliografiche di varia natura – libretti, spartiti, trascrizioni, rielaborazioni strumentali, recensioni e analisi su riviste musicali, ritratti, fotografie, schemi con disposizioni sceniche – attorno al Don Carlo di Verdi, che testimoniano le diverse versioni dell’opera (nessun altro titolo verdiano possiede una tale varietà di sostituzioni e combinazioni). Il catalogo della mostra sarà arricchito da immagini del Museo Teatrale alla Scala e dall’Archivio Storico Ricordi, due istituzioni milanese con cui, ancora una volta, si rinsalda la preziosa collaborazione.

Mostra bibliografica a cura della Biblioteca del Conservatorio di musica G. Verdi di Milano, in collaborazione con Alessandra Palidda (Oxford Brookes University)

17 marzo | 24 luglio 2023
Biblioteca del Conservatorio di musica G. Verdi di Milano

La mostra bibliografica Il Fondo musicale del Regno Napoleonico d’Italia. Luoghi, protagonisti, repertori intende valorizzare il Fondo musicale del Regno Napoleonico d’Italia (Milano, 1805-1814) posseduto dalla Biblioteca del Conservatorio di Milano. Grazie al ritrovamento, da parte della Dottoressa Marina Rosa, di un inventario manoscritto della musica della corte napoleonica presso l’Archivio di Stato di Milano (Atti di governo, Potenze sovrane, busta 219, Allegato n. 37) è stato possibile avere un primo elenco delle risorse bibliografiche del Fondo, buona parte delle quali oggi sparse nelle varie sezioni di collocazione della Biblioteca.
Con la realizzazione della mostra bibliografica si intende promuovere la conoscenza delle partiture prodotte per le varie esigenze musicali del Regno Napoleonico d’Italia, stimolando, nel contempo, ricerche e dibattiti sul contesto storico, sociale e musicale milanese, in cui un’intensa
attività musicale fioriva nelle chiese, nei collegi, nelle accademie private, nei pubblici concerti e nei teatri della città. Si tratta inoltre di delineare la cornice culturale nella quale venne fondato il Conservatorio di Milano.

Mostra a cura della Biblioteca del Conservatorio di musica G. Verdi di Milano, in collaborazione con Fabio Sartorelli

Nell'ambito del progetto Giacomo Puccini. Studente a Milano. Il Conservatorio di Milano per le celebrazioni pucciniane 1924-2024

22 dicembre 2022 | 22 gennaio 2023
Foyer della Sala Verdi

L'esposizione riprende le fila della mostra E te, beltade ignota. Giacomo Puccini in Conservatorio, allestita dalla Biblioteca nel 2019 (in occasione della Tosca alla prima della Scala) che raccontava la storia di un giovane Puccini studente del Regio Conservatorio di Milano. L'attuale esposizione allarga la visuale alla vita in Conservatorio in quegli anni in cui Puccini fu studente, agli amici, ai maestri, ai colleghi, ma anche a studenti più grandi di età, che il Conservatorio avevano già vissuto, alla Milano di allora, alla meraviglia delle grandi esposizioni.

L’intento dell’esposizione è quello di raccontare, attraverso i documenti conservati presso la Biblioteca del Conservatorio G. Verdi di Milano – manoscritti musicali, edizioni a stampa, libretti d’opera, registri, giornali storici, carte archivistiche, ecc. – non solo il percorso scolastico di Giacomo Puccini, ma anche quello di alcuni altri studenti che frequentarono come lui il Conservatorio di Milano negli anni ‘80 dell’Ottocento, in particolare Pietro Mascagni, Marco Enrico Bossi, Eugenio De’ Guarinoni, con una parentesi dedicata ad Alfredo Catalani, che Puccini frequentò assiduamente appena giunto a Milano e che si era diplomato in Conservatorio solo alcuni anni prima.

Ripensando al Conservatorio di Milano negli anni ‘80 dell’Ottocento, intorno a Giacomo Puccini, non poteva mancare un accenno ai docenti che incontrò il giovane compositore negli anni di studi; in questa sede si è deciso di concentrarsi non sui docenti di composizione – Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli – ma di proporre una selezione di testi di Amintore Galli che fu il suo insegnante di storia ed estetica della musica.

Si tratta di un percorso che considera la valorizzazione del patrimonio bibliografico e artistico uno strumento per ripercorrere la storia del Conservatorio di Milano, esplorando le attività e le vicende del Conservatorio, incontrando i documenti, i protagonisti della scena musicale milanese, i saggi e i libri pubblicati di armonia, analisi, storia ed estetica della musica, il repertorio studiato ed eseguito in quegli anni.

Mostra a cura della Biblioteca del Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano, in collaborazione con Fabio Sartorelli

1 | 7 dicembre 2022
In occasione di PRIMA DIFFUSA 2022
Foyer della Sala Verdi del Conservatorio di Milano

Per la terza volta il Conservatorio di Milano prende parte al progetto Prima Diffusa: come nel 2019 e nel 2021 con una mostra e con la proiezione della Prima in Sala Verdi il 7 dicembre.
Dopo Puccini, giovane studente del Conservatorio di Milano, al centro della Mostra del 2019, dopo il Verdi del Macbeth dello scorso anno, questa volta l’attenzione è puntata su Musorgskij e sul suo capolavoro Boris Godunov, alla luce del crescente interesse della critica e del pubblico italiani per quest’opera, ancora di così raro ascolto. Si tratta, specificamente, di un percorso espositivo attraverso risorse bibliografiche possedute dalla Biblioteca del Conservatorio, che offrono un punto di vista particolare, dal quale il pubblico è invitato a guardare alla genesi e soprattutto alla  fortuna tanto del Boris quanto del suo autore: libri, spartiti, riviste musicali, fotografie testimoniano il crescente interesse del nostro Paese nei confronti del compositore russo, dalla fine degli anni Novanta dell’Ottocento e lungo tutto il Novecento.

Mostra a cura della Biblioteca del Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano, in collaborazione con Mariateresa Dellaborra

21 novembre| 21 dicembre 2022
Biblioteca del Conservatorio di musica G. Verdi di Milano

La Mostra intitolata a Giacomo Orefice porta alla conoscenza degli studiosi, dei musicisti, dei musicologi, dei bibliografi, degli storici il patrimonio del musicista, acquisito dalla Biblioteca con il dovere preciso, non soltanto di conservarlo, ma appunto di metterlo «a disposizione degli studiosi musicali», come nella volontà della nuora di Orefice, a cui si deve il dono del Fondo al Conservatorio di Milano.
Non solo. La Mostra si innesta, proprio per rispondere alla volontà di riscoperta dell’opera di Orefice, all’interno di una tre giorni di Convegno  internazionale di studi (La musica a Milano nel primo Novecento: intorno a Giacomo Orefice (1865-1922), 21-23 novembre 2022) intitolato al musicista, alla sua attività di compositore oltre che al suo impegno in ambito didattico e formativo, con attenzione specifica alla sua proposta di riforma degli studi musicali, all’epoca rimasta inascoltata; Convegno che il Conservatorio organizza insieme alla Società Italiana di Musicologia, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano.

Mostra a cura della Biblioteca del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano, in collaborazione con Fabio Sartorelli

26 ottobre | 16 novembre 2022
Foyer della Sala Verdi del Conservatorio di Milano

Enrico Giuseppe Giovanni Boito (Padova, 24 febbraio 1842 – Milano, 10 giugno 1918) iniziò gli studi musicali presso il Regio Conservatorio di Musica di Milano nel 1853; Francesco Antonio Faccio (Verona, 8 marzo 1840 – Monza, 21 luglio 1891) si iscrisse invece nel 1855. Entrambi conclusero il percorso scolastico nel 1861, Boito sotto la guida di Alberto Mazzucato, Faccio con Stefano Ronchetti-Monteviti. Negli anni di studio milanesi i due giovani diventarono amici fraterni, un’amicizia autentica e duratura, che proseguirà anche dopo il completamento degli studi in Conservatorio. Oltre alle valutazioni sui registri degli iscritti al Regio Conservatorio e ai manoscritti musicali con le prove d’esame conservati in Biblioteca, per cogliere a pieno i risultati raggiunti negli anni di studio dai due giovani allievi, è necessario considerare il riscontro, anche con posizioni distanti tra loro, della critica musicale – veramente straordinario considerando che i due compositori erano in quel momento soltanto studenti del Conservatorio – suscitato da due titoli, composti a quattro mani da Boito e Faccio, per le Accademie finali degli anni 1860 e 1861: Il Quattro Giugno e Le Sorelle d’Italia.

Mostra a cura della Biblioteca del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano
Con la collaborazione dell’Archivio Storico Ricordi

26 novembre | 22 dicembre 2021
Foyer della Sala Verdi del Conservatorio di Milano

Per la seconda volta il Conservatorio di Milano conferma la propria partecipazione al progetto Prima Diffusa: come nel 2019 con una mostra e con la proiezione della “prima” in Sala Verdi il 7 dicembre.

Dopo Puccini, giovane studente del Conservatorio di Milano, al centro della mostra di due anni fa, questa volta l’attenzione è puntata su Verdi, “riletto” alla luce dei documenti custoditi nella Biblioteca del Conservatorio, ma non solo. Si tratta, specificamente, di un percorso espositivo attraverso risorse bibliografiche possedute dalla stessa Biblioteca, che offrono un punto di vista particolare, dal quale il pubblico è invitato a guardare alla genesi e alla ricezione del Macbeth verdiano: vi sono proposte fonti e testimonianze storiche che permettono di ripercorrere la composizione dell’opera, di conoscere le qualità degli interpreti della prima, di confermare il successo – anche editoriale – del titolo, di testimoniare la lenta, ma inesorabile diffusione della tragedia di Shakespeare in Italia, sulla scia del successo dell’opera di Verdi.

Mostra a cura della Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano
con la collaborazione dell’Archivio Storico Ricordi

30 novembre | 20 dicembre 2019
Foyer della Sala Verdi del Conservatorio di Milano

La Mostra E te, beltade ignota. Giacomo Puccini in Conservatorio racconta la storia di un giovane Puccini allievo dell’Istituto milanese. In Conservatorio Puccini si diplomò in Composizione nel 1883, dapprima allievo di Antonio Bazzini, quindi di Amilcare Ponchielli. Ce lo testimoniano alcuni dei documenti esposti, conservati nella Biblioteca del Conservatorio.
L’occasione della Mostra, offerta dalla prima scaligera con Tosca, diventa preziosa per aprire al pubblico gli scrigni della stessa Biblioteca: il registro degli studenti, i compiti d’esame di Puccini, i giudizi dei suoi docenti, le valutazioni, ma anche sue lettere dedicate proprio a diverse rappresentazioni di Tosca... Un assaggio di un patrimonio inestimabile, che non solo gli studiosi hanno il diritto di conoscere.

Musica da leggere

Musica da Leggere è la rassegna di conferenze-concerto dedicata alla presentazione di libri, cd, dvd con la partecipazione di docenti e studenti del nostro Conservatorio.

Ha lo scopo di presentare pubblicazioni inerenti la musica. La rassegna si svolge nella sala conferenze della Biblioteca del Conservatorio.

Convegni, seminari, corsi

Corso di formazione a cura dell'Ufficio Ricerca Fondi Musicali - Biblioteca Nazionale Braidense e della Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi Milano

Con la partecipazione dell'ICCU (Istituto Centrale per il catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche)

Con il patronicio della IAML-Italia (Associazione italiana delle biblioteche, archivi e centri di documentazione musicale)

12-15 settembre; 26-29 settembre; 10-13 ottobre; 24-27 ottobre

Presentazione
Il corso mira alla formazione di catalogatori di musica a stampa, manoscritta e risorse musicali audiovisive con lo scopo di fornire le competenze teoriche e pratiche necessarie al trattamento della musica in SBN secondo la prassi catalografica e gli standard normativi più aggiornati.

Il percorso prevede:

  • 112 ore di lezione presso la Biblioteca Nazionale Braidense e il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano
  • possibilità di frequenza online o modalità ibrida
  • attività pratica di catalogazione insieme ai docenti

Destinatari
Il corso si rivolge a professionisti già attivi in biblioteche e archivi specializzati e non, che necessitano di un aggiornamento professionale relativo alla catalogazione di materiale musicale. Si rivolge inoltre a musicologi, musicisti e/o studenti di conservatori e istituti di musica interessati ad  acquisire nuove conoscenze sulle fonti musicali dal punto di vista bibliografico e catalografico.

Verrà rilasciato un attestato di partecipazione a chi avrà frequentato almeno l'80% delle ore previste (13 giornate).

Il Conservatorio di Milano propone un progetto di ricerca che partendo dal fondo musicale del Regno Napoleonico d’Italia – conservato presso la Biblioteca del Conservatorio – intende approfondire, attraverso una serie di seminari, il contesto musicale della Milano del XVIII secolo e dell’inizio del XIX secolo. Si tratta inoltre di delineare la cornice culturale nella quale, a seguito dell’incoronazione di Napoleone Bonaparte sovrano del Regno d'Italia (1805-1814), venne fondato il Conservatorio di Musica di Milano. La rassegna musicale Andar di tasto: le antiche tastiere prevede concerti e laboratori strumentali che propongono l’esecuzione e l’analisi di opere per clavicembalo e per tastiere antiche, indagando le prospettive di ricerca relative alla prassi esecutiva, alle tecniche di improvvisazione, alla realizzazione del basso continuo, allo studio dei trattati e delle metodologie di insegnamento della composizione.

Verrà inoltre realizzata una collezione digitale liberamente fruibile online e una mostra bibliografica in biblioteca con le fonti del fondo musicale del Regno Napoleonico d’Italia.

Il progetto è realizzato dal Conservatorio di Milano, con il sostegno del Ministero dell'Università e della Ricerca e in collaborazione con il Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci.

Convegno di studi promosso da Società Italiana di Musicologia e Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano

Con il patrocinio di Università degli Studi di Milano

Con il contributo di MIC Ministero della Cultura

Spazio Europeo della Memoria

Lo Spazio Europeo della Memoria Musicale è un centro di Documentazione e di Ricerca, istituito nel 2007 presso la Biblioteca del Conservatorio dall’allora Direttore M° Leonardo Taschera e dalla Bibliotecaria Dott.ssa Licia Sirch.

Finalità specifica è quella di valorizzare figure di musicisti discriminati da politiche di regime o vittime di persecuzioni razziali, attraverso concerti, ricerca musicologica e divulgazione.

Lo Spazio ha sinora contribuito, con la collaborazione di docenti e allievi del Conservatorio stesso, alla realizzazione di numerosi concerti in Conservatorio per il Giorno della Memoria, di lezioni concerto nelle scuole superiori di Milano e Provincia e per la facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano e trasmissioni radiofoniche.

Presso la Biblioteca sono stati istituiti un Fondo documentario e una collana di studi mirati: il primo materiale originale pervenuto, relativo al musicista milanese Aldo Finzi, è stato oggetto di studio e catalogazione confluite nella pubblicazione del libro: Aldo Finzi 1897-1945, a cura di Eleonora Carapella e Raffaele Deluca, Musica perseguitata 1, Milano 2009.

Alle musiche di Finzi si è aggiunto un cospicuo numero di composizioni di Alberto Gentili (1873-1954) donate dagli eredi alla Biblioteca. La catalogazione delle musiche di Gentili nel Servizio Bibliotecario nazionale, compiuta durante il tirocinio presso l’Ufficio Ricerca Fondi Musicali della Biblioteca Nazionale Braidense, è stata oggetto della tesi di laurea magistrale di Kether Perolfi Garro (Facoltà di Lettere e Filosofia - Dipartimento di musicologia dell’Università statale degli studi di Milano); Perolfi ha anche curato un’edizione critica di alcune musiche di Alberto Gentili, producendo la sua tesi di diploma del Corso di Musicologia del Conservatorio.

E’ stato acquisito, a seguito di donazione alla Biblioteca del Conservatorio, il fondo “Locatelli-Sonnenfeld” rappresentato dal corpus di opere manoscritte autografe del compositore austriaco Kurt Sonnenfeld: fuggito in Italia per sottrarsi alle persecuzioni naziste, fu internato nel campo di Ferramonti-Tarsia (Cosenza), e al termine della guerra rientrò a Milano dove lavorò e visse fino alla morte, avvenuta nel 1997.

Musica perseguitata non è solo il nome della collana di studi, ma anche il titolo di una ricerca rivolta alla ‘musica degenerata’ e a quanto avvenuto in Italia e in particolare nel Conservatorio di Milano; la ricerca, nata da un’idea di Simonetta Heger, è stata realizzata da Cecilia Missaglia, Francesco Steca e Emiliano Rossi, studenti della V B del Liceo musicale sperimentale del Conservatorio, coordinati dalla loro docente di Storia della musica Pinuccia Carrer e ha costituito la base per le note storiche dei Concerti per il Giorno della memoria 2011.

In formato pannelli, Musica Perseguitata veniva esposta nel cortile del Conservatorio e visitata dagli studenti e dal pubblico; i pannelli sono poi divenuti una dispensa. Il gruppo è stato inoltre ospite della trasmissione Ridotto dell’opera, condotta da Giorgio Appolonia, con Vitale Fano (Radio Svizzera Italiana, rete 2, 28 maggio 2011).

Il gruppo di studio, sempre coordinato dalle docenti Heger e Carrer, ha poi continuato a sviluppare il tema di ricerca Musica perseguitata: nel novembre 2011, in Sala Puccini, ha partecipato all’annuale incontro con gli studenti della Facoltà di Scienze Politiche e in seguito alle manifestazioni previste per la Giornata della memoria 2012, in differenti sedi: al Museo del Risorgimento, alla Sala Consiliare del Comune di Sesto San Giovanni, alla Mediateca Santa Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, alla Libreria Claudiana.

L’attività dell’anno accademico 2012-13 è iniziata nella sala Puccini del Conservatorio con l’incontro con gli studenti della Facoltà di Scienze Politiche, e ha proseguito con le collaborazioni a Milano, al Museo del Risorgimento, al Liceo Carlo Tenca, al Liceo Musicale G. Verdi del Conservatorio, a Vercelli, in sinagoga, con l’esposizione della serie rinnovata dei pannelli, aperta al pubblico e alle scuole.

Alla lezione-concerto del 24 gennaio 2013, Musica perseguitata: immagini, suoni, parole per ricordare al Museo del Risorgimento, è stato eseguito in prima assoluta Liliput - Quartetto per archi di Kurt Sonnenfeld (I-Mc, Me.Mus.Loc.5), (Lucia Zanoni e Margherita Miramonti, violini; Susanna Tognella, viola; Giovanni Volpe, violoncello, della classe di musica da camera di Roberto Tarenzi); il quartetto è stato riproposto nel concerto di inaugurazione della mostra vercellese, il 5 maggio 2013.

Nel 2014 in collaborazione con il Liceo Musicale e con la classe del M° Simone Fermani lo Spazio della Memoria ha organizzato concerti e lezioni - concerto a Milano alla Società Umanitaria e al Museo Diocesano, e in numerose altre sedi in provincia di Milano; contemporaneamente è proseguita l’attività al Museo del Risorgimento e con il comune di Sesto San Giovanni; al Teatro Verdi e all’auditorium di Vimodrone il concerto “Le rose bianche - Musiche e poesie al femminile nel giorno della memoria”, poi ripetuto ad Acqui Terme, con la partecipazione di docenti e studentesse del Conservatorio.

Nel 2015 l’attività si è focalizzata sulla figura di Kurt Sonnenfeld e sulla musica nel campo di Ferramonti, con il concerto monografico del 23 gennaio nell’ambito della Stagione del Conservatorio e la registrazione delle composizioni cameristiche eseguite, che verrà pubblicata in cd. Nel giorno della Memoria un concerto al Museo del Risorgimento dedicato a Mario Castelnuovo Tedesco e in aprile uno dedicato ai compositori presenti nello “Spazio” all’Auditorium Gaber.

Per l’anno 2016 lo Spazio della Memoria insieme con il Centro per la Ricerca sta organizzando, in occasione del 70° anniversario della proclamazione della Repubblica, un convegno e una serie di concerti dal titolo “Wir treffen uns am Schluss - Ci ritroviamo alla fine: musica nei campi di internamento italiani, una prima ricognizione”. Da un’idea di Raffaele Deluca il progetto vede la partecipazione dei conservatori di Cuneo e Cosenza e della Fondazione Museo di Ferramonti per l’esecuzione del Requiem di Kurt Sonnenfeld e di altre sue composizioni sia a Milano sia a Cosenza e al campo di Ferramonti tra il 1 e il 5 giugno 2016