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Perché studiare al Conservatorio di Milano

Perché studiare al Conservatorio di Milano?

Istituito con Regio Decreto Napoleonico nel 1807 da Eugène de Beauharnais, Vicere d’Italia, inaugurato il 3 settembre 1808, il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano ha da allora sede nello storico ex convento accanto alla Chiesa di Santa Maria della Passione. E da allora continua ad essere una delle più importanti istituzioni per lo studio della musica, affermato a livello nazionale ed internazionale, parte integrante ed attiva del Sistema Universitario di Alta Formazione Artistica e Musicale, che fa capo al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Il Verdi di Milano non è soltanto “una scuola”, ma è il luogo in cui la musica diventa una professione, il luogo in cui i giovani allievi sono chiamati a scendere in campo, a confrontarsi con i compagni e con il pubblico.

Il Conservatorio di Milano è infatti un ente di produzione a 360°, capace di proporre al pubblico cittadino una serie ampia di eventi, che sono il frutto della sua vita quotidiana, del lavoro che lungo ogni anno svolgono insieme docenti ed allievi.

Lo studente che voglia fare della musica la propria professione non deve che scegliere quale percorso formativo seguire. Il piano dell’offerta formativa è, nel caso del Conservatorio di Milano, assolutamente ricco di spunti per tutti, con più di 100 corsi di diploma accademico, tra I e II livello.

Il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano forma giovani talenti che fin da subito vengono inseriti nel mondo del lavoro.

L’Ufficio Produzione del Conservatorio, attivo tutto l’anno, non soltanto organizza attività produttive interne all’Istituto, invitando gli allievi ad esibirsi da soli o in formazioni cameristiche e orchestrali, in occasione di concerti pubblici, che vedono spesso il coinvolgimento, insieme agli allievi stessi, di docenti e musicisti di chiara fama, ma anche realizza piani di collaborazione con altri enti di produzione musicale, invitando gli allievi ad esibirsi per le maggiori stagioni concertistiche/festival milanesi. Accordi di collaborazione sono in atto con: la Casa Museo Boschi Di Stefano, il Castello Sforzesco, la Fondazione Casa di Riposo “G. Verdi”, Milano Classica, Milano Musica, il Museo del Risorgimento, il Museo Diocesano, il Museo Poldi Pezzoli, la Società dei Concerti, la Società del Quartetto, la Società Umanitaria, l’Università degli Studi di Milano, MITO Settembre Musica, per citarne alcuni, oltre che con le rassegne dell’Associazione x MITO onlus, Palazzo Marino in Musica, Piano City.

L’esito di questo lavoro si concretizza in più di 200 produzioni pubbliche annuali.

Il Conservatorio di Milano ha attiva una propria Orchestra Sinfonica, interamente costituita da studenti, diretta, tra gli altri da Michele Mariotti, Pedro Amaral, Antonello Allemandi, Roberto Abbado, Marco Guidarini, Alessandro Bombonati e Pietro Mianiti.

Sempre formata da soli studenti, l’orchestra Jazz del Conservatorio, la VJO-Verdi Jazz Orchestra, la VJO-Verdi Jazz Orchestra.

Entrambe impegnate in concerti nella Sala Verdi del Conservatorio, capace di 1420 posti e considerata uno dei migliori auditori d’Europa per le sue caratteristiche acustiche, oltre che fuori sede in teatri prestigiosi, sale da concerto, per rassegne e festival di rilevanza nazionale.

L’offerta produttiva si arricchisce poi degli spazi riservati agli studenti di composizione del Conservatorio di Milano, unici ad avere l’opportunità di sentire eseguiti i propri pezzi da ensemble e orchestra professionali. Specificamente, tutti gli esami accademici di composizione, sia di primo che di secondo livello, si concludono con esecuzione dei pezzi da parte di ensemble appunto professionali; la prova finale del biennio, con pezzo per grande orchestra, vede l’esecuzione del lavoro a cura dell’Orchestra Sinfonica laVerdi di Milano. Analogamente il corso di direzione d’orchestra prevede una serie di prove con l’Orchestra Sinfonica laVerdi di Milano; il corso di direzione di coro alcune sedute con un coro professionale. Oltre le attività produttive, che pongono al centro della scena gli studenti del Conservatorio di Milano, tra gli obiettivi che il Conservatorio di Milano si è prefisso di raggiungere la cura e il benessere dei propri studenti. In Conservatorio è aperto e attivo uno studio di fisioterapia e dall’A.A. 2017/2018 è stato organizzato un percorso dedicato al benessere del musicista, dal titolo Far musica e star bene, che vede la partecipazione di docenti del Conservatorio particolarmente attenti al tema ed esperti della materia, insieme a professionisti esterni nel ruolo di specialisti, come ad esempio Claudio Gevi.

Tantissimi i docenti di chiara fama che al Verdi di Milano tengono Master class e Seminari per un totale di di circa 40 appuntamenti annui dedicati a diversi strumenti, alla composizione, alla musica elettronica, alla musicologia.

Non di meno sono molti gli investitori che puntano sui talenti che crescono al Conservatorio di Milano: per loro è organizzato annualmente il Premio del Conservatorio; che vede l’elargizione di premi da parte del Conservatorio, ma anche di diversi donatori. Ai migliori diplomati è destinata la Menzione Premio Rancati che viene attribuita annualmente; a disposizione poi Borse per il Diritto allo Studio e Borse di studio per gli studenti stranieri.

Tra i diplomati eccellenti del Verdi di Milano: Arrigo Boito e Amilcare Ponchielli; Luciano Berio, Bruno Bettinelli, Franco Donatoni; Claudio Abbado e Riccardo Muti, Gianandrea Noseda e Daniele Gatti; Giuditta Pasta, Giuseppina Strepponi e … Barbara Frittoli; Giorgio Gaslini ed Enzo Jannacci; Arturo Benedetti Michelangeli, Maurizio Pollini; Luciano e Riccardo Chailly e...